L’Alfa Romeo Stelvio ha il piede pesante. Ha sedili posteriori che si possono comodamente dividere o piegare in proporzioni 40/20/40. Ha le arcate delle ruote di plastica nera. Ha molteplici portabicchieri, un portellone di potenza, diversi ganci commerciali e… 280 CV, che è un bel po’ per un’auto familiare alta a cinque posti.

Questo certamente non è la prima volta che Alfa Romeo si sia messa a costruire un veicolo più pratico: fatto un robusto modello simile a una Jeep 4×4 chiamata Matta nei primi anni ‘50 – ma ciò che il suo capo canadese Reid Bigland sottolinea è che “la Stelvio è prima un’Alfa Romeo, poi un SUV”. E, come ogni appassionato di auto sa, che dovrebbe significare una ricetta che include una manovrabilità eccellente, sterzo preciso e una colonna sonora caratteristica ricca di emozioni.

Le porte, cofano motore e il portellone posteriore sono tutti in lega, così come le sospensioni e le sue sub-frame. Il risultato è un SUV di medie dimensioni, a quattro ruote motrici che pesa 1659kg con i fluidi: peso impressionante e competitivo anche contro l’equivalente Jaguar F-Pace, da 1775kg di alluminio. Il corpo della Stelvio è anche eccezionalmente rigido, un requisito fondamentale sia per una vettura dalla gestione perfetta, sia per un SUV con capacità off-road. Non è una Land Rover, quindi non ci sono impostazioni di terreno tra cui scegliere, ma c’è un impianto di collina-discesa e un volante riscaldato per avventure sotto zero.

Il 2.0 benzina non sono rilascia una potenza di 280 CV, ma tira fuori anche la caratteristica voce roboante delle Alfa Romeo, che è in grado di accelerare da 0 a 100 in 5,7 secondi.

La Stelvio è fondamentalmente a trazione posteriore, come la Giulia, con il 100% di sforzo del motore canalizzato nel retrotreno – per il quale un differenziale autobloccante meccanico è disponibile come optional – a meno che i problemi di trazione richiedano un contributo dal fronte della frizione controllata: fino al 50% della coppia può essere reindirizzata alle ruote anteriori, corrispondente alla distribuzione ideale del peso di 50:50 che si prefissa la Stelvio.

Vale la pena acquistarla? I primi test dimostrano un paio di difetti, ma l’aspetto robusto, lo stile unico, la qualità degli interni e lo sterzo particolarmente preciso e sensibile, sono dei contraltari più che validi.